Ecco la primavera. E’ vicina. La primavera, il cambiamento, il nuovo che si fa strada dove prima c’era la stasi, l’immobilità generata dall’inverno. Le giornate iniziano ad allungarsi, c’è il gusto, anche nel doveroso risvegliarsi ogni mattina, di vedere che la luce arriva prima, la consapevolezza che la sera non è più così vicina al mezzodì. Il nostro corpo reagisce ai sintomi nuovi, con contraddizione: a volte è in ansia, a volte è depresso, a volte sorride al giorno. E’ il momento di “gestire” il cambiamento, di conquistare la consapevolezza del passaggio, della transizione. Di esaltare i momenti di felicità, di farli transitare in noi, di permeare con essi le nostre cellule, il nostro io. L’equilibrio psico-fisico di ciascuno di noi è dato dall’alternarsi dello Yang e dello Yin, dipende dalla concentrazione che impiegheremo nell’affrontare questi passaggi, dalla volontà di rendere positive le nostre giornate. Ci scopriamo disponibili a curarci di più, esteticamente, fisicamente e spiritualmente, cogliendo “l’attimo fuggente” che ogni minuto della nostra vita riesce a proporci. E agganciando quest’attimo fuggente, possiamo buttare dietro le spalle anche le nostre sensazioni negative. Un sorriso, il piacere di distendere i nostri muscoli, il ritrovare un’espressione di felicità: il domani è primavera